10+1 cibi che non avevi mai pensato di congelare
E una mini guida per congelare e scongelare

Tocca ammetterlo. Siamo ancora un paese di spreconi. È vero, negli ultimi anni si sono fatti dei passi in avanti nella lotta allo spreco alimentare, ma è possibile fare meglio. A livello nazionale infatti sprechiamo ancora circa 2,2 milioni di tonnellate di cibo ogni anno, per un costo complessivo di 8,5 miliardi di euro, che tradotto, significa che lo 0,6% del Pil finisce nella pattumiera. Ma non starò a fare la ramanzina su quanto cibo sprechiamo, ma magari qualche consiglio non fa male, anche perché alla fine, abbiamo tutte le tecnologie per poter conservare più a lungo gli alimenti che non consumiamo subito.
Quante volte ti sarà capitato di comprare ingredienti che già avevi in casa o di scoprire con enorme tristezza che la farina dimenticata in fondo all’armadietto è piena di farfalline? Ecco quindi una mini lista di 10+1 cibi che non avevi mai pensato di congelare.
Congelare non è uguale a surgelare
Partiamo dalle basi. Congelare non è uguale a surgelare. Il congelamento nel congelatore casalingo avviene molto più lentamente della surgelazione industriale (o in quella effettuata nell’abbattitore) e questo si traduce in una perdita di consistenza degli alimenti. Infatti quando congeli qualcosa che contiene acqua (e tieni conto che pressoché qualsiasi cosa che mangiamo contiene acqua, dalla carne, al pesce, alle verdure, persino la farina contiene acqua, pochissima ma la contiene), questa acqua forma dei cristalli di ghiaccio molto più grandi rispetto a quelli che si formano con la surgelazione (che avviene in tempi più brevi) e questo influisce sulla consistenza degli alimenti, perché i cristalli spingono sulle pareti cellulari fino a romperle.
Questo significa che quando scongeli qualcosa, l’acqua contenuta nei cibi esce più facilmente e il risultato è una carne un po’ più asciutta e verdure che tendono a spappolarsi più facilmente.
La carica batterica
Quando congeli (o surgeli) qualche alimento, stai effettivamente rallentando il processo di deterioramento. Ma lo stai solo rallentando, non lo stai bloccando. Ecco perché ogni alimento può permanere in freezer solo per un determinato lasso di tempo e non per sempre. Partiamo dal presupposto che tutti gli alimenti hanno una carica batterica di base. A determinate temperature (in linea di massima superiori ai 5° C e inferiori ai 60° C) infatti i batteri prolificano e si moltiplicano, quindi quando scongeli qualcosa a temperatura ambiente è più facile che si creino le condizioni ideali perché i batteri si moltiplichino esponenzialmente. E solo portando l’alimento ad alte temperature (ben oltre i 60 °C), potrai uccidere i batteri.
Ecco perché di solito è bene far scongelare gli alimenti in frigorifero. Ci mettono molto più tempo, è vero, ma i batteri non avranno la temperatura necessaria a una proliferazione così accentuata e se ne formeranno meno. Una buona pratica inoltre, consiste nel far sbollentare per qualche minuto le verdure prima di congelarle e lo si fa per più motivi.
- Il primo è perché, sbollentandole, si eliminano buona parte dei batteri
- Il secondo è perché in questo modo si denaturano gli enzimi responsabili del deterioramento e le verdure manterranno meglio il loro colore e la consistenza.
- La precottura delle verdure consente poi di cuocerle per tempi più brevi, in questo modo tenderanno a spappolarsi meno.
Il falso mito che non si può ricongelare
La faccio breve. Metti caso che hai scongelato della carne trita per fare il ragù, poi hai cambiato programmi ma non vuoi buttarla. Ricongelala! Un alimento congelato e poi scongelato (in frigo, mi raccomando) può essere ricongelato. A patto però di utilizzarlo poi in una ricetta che preveda una cottura ad alte temperature (come un bollito, uno spezzatino, un minestrone). Infatti ogni volta che si scongela qualcosa, la carica batterica aumenta e come dicevo prima, l’unico modo per eliminare poi i batteri è quello di sottoporre l’alimento a una cottura che possa uccidere i batteri, come ad esempio la bollitura (a 100 °C per minimo 10 minuti, i tuoi amichetti infatti sono quasi tutti spacciati), la frittura o la cottura in forno ad alte temperature per un tempo prolungato.
Perciò se devi ricongelare qualcosa, pensa bene per cosa userai poi quell’alimento. Un hamburger congelato, scongelato e poi ricongelato e scongelato nuovamente non può sicuramente essere consumato al sangue, ma dovrà raggiungere (al cuore) temperature molto elevate per poter essere consumato senza rischi.
Ecco i 10+1 cibi che non avevi mai pensato di congelare
1. Frutti di bosco

Ecco, ogni tanto lo faccio, in modo da poteri gustare un buon topping ai frutti di bosco anche a Dicembre. Ovviamente la frutta (come i frutti di bosco, le pesche o le albicocche) può essere congelata ma solo se poi la devi consumare cotta, perché tende a spappolarsi e perdere molta più acqua, una volta scongelata. Quindi ti sconsiglio di usarla per una macedonia.
2. Burro

Il burro è una dii quelle cose che congelo spesso. Alle volte congelo direttamente il panetto interro, alle volte invece congelo delle mini porzioni da 20 g ciascuna in modo da prelevarne solo la quantità che desidero al momento. Se invece mi serve il burro non congelato, tiro fuori il panetto dal congelatore (o la monoporzione) e lo lascio in frigo fino a quando riacquista morbidezza.
3. Uova

Ebbene si, le uova si possono congelare. A patto però di seguire un paio di regole: non vanno mai congelate cotte (perché diventano gommose), meglio congelare tuorli e albumi separati o leggermente sbattuti, magari mettendoli nelle vaschette del ghiaccio. Una nota positiva è che gli albumi, una volta scongelati (sempre in frigo), possono essere anche montati a neve.
4. Vino

Hai avanzato un fondo di bottiglia di vino? Perché buttarlo, congelalo nelle vaschette del ghiaccio, così quando te ne servirà un po’ per cucinare, potrai usare quello.
5. Ricotta

Tra gli alimenti che è possibile congelare, c’è anche la ricotta, ma una sola condizione: prima di congelarla, mescolala con un terzo del suo peso di zucchero e poi ovviamente utilizzala solo per la preparazione di dolci. Se congelata tal quale infatti la ricotta, tende a separarsi e perdere consistenza una volta scongelata. E non conservarla per più di due o tre settimane.
6. Formaggi

Praticamente tutti i formaggi a pasta filata, dura o semidura possono essere congelati, meglio e in piccole porzioni. Eviterei invece di congelare stracchino, squacquerone e company.
7. Frutta secca

In particolare la frutta secca a guscio, che tende ad irrancidirsi a contatto con l’aria, può durare anche 6 mesi se congelata. Però sgusciala.
8. Aglio

Ecco, l’aglio è molto comodo, io di solito lo sbuccio e lo metto in un sacchettino, poi quando mi serve lo uso direttamente da congelato. Ovviamente non per farci il pesto, ma per i sughi e gli arrosti va benone.
9. Latte

Pure il latte si può surgelare. In freezer dura un mese, un mese e mezzo al massimo. Unico consiglio, travasalo in una bottiglia più grande, non di vetro, perché come tutti i liquidi, quando congela il latte si espande e tu non vuoi trovarti la bottiglia del latte esplosa in freezer, vero?
10. Marmellata

Quante volte mi è capitato di avere voglia di fare colazione con pane e marmellata e poi non avere tempo o voglia di preparare una crostata per far fuori la marmellata avanzata. Ecco, congelandola in piccole porzioni, ho rimediato e sappi che la marmellata, una volta congelata, può durare anche un anno.
+1. Farina

Spesso, anzi, troppo spesso mi è capitato di partire per una vacanza per poi tornare a casa e scoprire orde di farfalline che banchettano nella farina stipata in dispensa. Ma adesso non mi fregano più: infatti adesso quando non devo usare una frana per lungo tempo la metto sottovuoto e la congelo, o la congelo mettendo il pacchetto di farina in un sacchetto di plastica. Ciao ciao maledette farfalline.
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