Avocado, trucchi e consigli utili
Tutto quello che devi sapere sull’avocado

Sull’avocado oramai sappiamo davvero tanto, eppure qualche anno fa era quasi introvabile in Italia, ricordo ancora la fatica che si faceva a trovarlo, figuriamoci poi trovarne uno buono, saporito e maturo al punto giusto. Ogni volta che mi serviva un avocado andavo in crisi. Oggi per fortuna non è più così, praticamente gli Avocado si trovano ovunque, perché diciamocelo, adesso siamo in tanti ad apprezzarlo.
Ecco perché ho deciso di scrivere questa breve guida all’avocado, così la prossima volta saprai come sceglierlo, pulirlo, conservarlo e non sprecarne nemmeno un pezzetto!
Come scegliere l’avocado giusto
Di Avocado esistono tantissime varietà, anche se in realtà solo poche, pochissime di queste si trovano in Italia. In generale se ne trovano di due tipi.
Avocado della Florida
Ha una forma allungata e la buccia di color verde brillante, abbastanza liscia e lucida. La sua polpa è abbastanza soda e croccante e ha un sapore molto delicato, quindi va bene per essere tagliato a fette o a pezzi e utilizzato nelle insalate, ma non va bene ad esempio per preparare il guacamole o altre preparazioni cremose.
Avocado Hass o della California
È forse l’avocado più conosciuto e apprezzato qua in Italia: le sue dimensioni sono ridotte, ha una forma rotondeggiante e la sua buccia è molto scura, rugosa e in genere opaca. La polpa dell’avocado Hass è molto saporita, morbida e burrosa e in base e al suo grado di maturazione va bene per preparazioni diverse.
Per verificare il grado di maturazione dell’avocado Hass, dovrai affidarti al tatto, premendo delicatamente il pollice sul frutto: se è molto duro, significa che è ancora acerbo. Se il frutto è morbido ma elastico e non rimane nessun solco alla pressione del dito, allora è maturo al punto giusto per essere tagliato a pezzi o a fette, mentre se premendo sulla buccia rimane un leggero solco sul frutto, significa che è abbastanza maturo per essere ridotto in crema.
Un altro indicatore della sua maturazione è il picciolo: se rimane ben saldo e attaccato al frutto, vuol dire che l’avocado è ancora un po’ acerbo, mentre se tirandolo viene via facilmente e il buco sottostante al picciolo è di color verde chiaro, allora l’avocado è abbastanza maturo da poter essere utilizzato. Se il picciolo invece viene molto, troppo facilmente e sotto il colore è tendente al grigio, allora l’avocado è troppo maturo per essere utilizzato.
Come pulire l’avocado (senza finire in ospedale)
L’avocado è un frutto infame, perché sotto quella buccia così rigida nasconde una polpa morbida e decisamente viscida e sfuggente. Ecco quindi come tagliarlo e ricavarne la polpa senza correre il rischio di mozzarti un dito.
Per prima cosa elimina il picciolo, poi con un coltello affilato taglia a metà l’avocado per la sua lunghezza, facendolo scorrere la lama tutto intorno al frutto, fino al grosso nocciolo centrale.
Afferra l’avocado con le mani, in modo da avere una metà in una mano e una nell’altra e con un movimento delicato, fai ruotare le due metà in senso opposto l’una all’altra. Se l’avocado è maturo, basterà davvero poco per separare le due metà.
A questo punto ti ritroverai con una delle due metà a cui è rimasto attaccato il nocciolo. Per toglierlo facilmente, affonda parzialmente la lama di un coltello nel nocciolo, con un colpetto secco e deciso (non dalla punta, però, proprio di piatto, come se stessi usando una mannaia). Non c’è bisogno di usare la forza di Hulk, il nocciolo è abbastanza tenero.
Fai ruotare il coltello di qualche grado in senso orizzontale, come se stessi svitando il nocciolo e vedrai che questo si staccherà facilmente dalla polpa.
A questo punto, per staccare la polpa dalla buccia, puoi utilizzare un normalissimo cucchiaio: inseriscilo tra la polpa e la buccia e scava la polpa fino a separarla completamente dalla buccia. Fatto.
Il tuo avocado è pronto per essere tagliato a pezzi, a fette o per essere ridotto in crema.
E se vuoi sapere come si fanno quelle deliziose roselline di avocado, dai un’occhiata al mio articolo Come fare una rosa di avocado.
Come conservare l’avocado
Se non lo utilizzi tutto, il modo migliore per conservare l’avocado è in frigorifero, tenendolo il più possibile coperto evitando il contatto con l’aria, quindi spennella la polpa con un pochino di succo di limone per evitare che si ossidi e poi coprilo molto bene con la pellicola trasparente, a contatto con la polpa. In questo modo l’avocado durerà bene anche per un paio di giorni.
Volendo la polpa dell’avocado può anche essere congelata, ma per farlo, dovrai prima ridurla in crema, mescolarla con un pochino di succo di limone e poi messa in sacchetti alimentari in maniera da far uscire tutta l’aria possibile. In questo modo si conserverà bene fino a un mese.
Cosa fare se…
L’avocado è ancora troppo duro e acerbo
Se l’avocado che hai acquistato è ancora troppo duro, puoi accelerare il processo di maturazione mettendolo in un sacchetto di carta assieme a una mela o una banana per un paio di giorni. Questi frutti infatti producono etilene, che velocizza il processo di maturazione dell’avocado.
L’avocado è troppo molle, è maturato troppo o è rovinato
Niente panico! Ovviamente non potrai utilizzarlo per preparare qualche manicaretto, ma buttarlo è davvero uno spreco. Puoi utilizzarlo per preparare una maschera per il viso mescolando la polpa schiacciata dell’avocado con un pochino di yogurt e un cucchiaino di miele oppure una maschera per capelli mescolandola con un cucchiaio di olio di oliva.
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