Cavalli e taralli al festival Country 2018
La mia visita al festival Country 2018

Come avevo anticipato nell’articolo sul Festival country, sono andata a vederlo per vedere com’era, dato che era la prima volta che lo visitavo. Parto dai punti a favore: appena arrivata la prima cosa che mi ha colpito è stata l’ampiezza del luogo (la manifestazione si teneva al lingotto), che ha reso la visita più agevole, nonostante la presenza massiccia di visitatori (solo nella giornata di Sabato 17 sono stati venduti quasi 16.000 biglietti).
Gli spettacoli, dai balli ai tornei con i cavalli, allo sport erano parecchi, quindi l’intrattenimento è stato tanto e vario.
Addentrandomi tra gli stand del Festival Country ho notato però una cosa: la stragrande maggioranza degli stand proponeva quasi solo esclusivamente prodotti in pelle come stivali, cappelli o borse, mentre tutta la parte dedicata alla gastronomia tipica sembrava quasi assente.
E oltretutto, all’interno del padiglione dedicato al Festival Country ho incontrato stand che nulla avevano a che vedere con la gastronomia tipica, come ad esempio lo stand del cioccolato, quello del pistacchio di Bronte o quello dei Taralli pugliesi. Senza nulla togliere a questi prodotti, per quanto buoni e di qualità, mi sono chiesta cosa c’entrassero.









Mangiare al Festival Country
D’accordo, c’erano i ristoranti che proponevano qualche piatto, hamburger, grigliate di carne mista e qualche piatto a base di fagioli e un tipo di stufato, ma nulla che rispecchiasse l’incredibile varietà della gastronomia dell’Ovest degli Stati Uniti (ad esempio non ho notato neanche una proposta di vero bbq). Perché in America non si mangiano solo Hamburger e Hot dog, ma questa mancanza di approfondimento, sembrava quasi avallare il contrario.
E per rincarare la dose, l’unico stand di prodotti americani (almeno, l’unico stand che io ho visto, ma avendo girato in lungo e in largo tutto il festival, dubito di essermene persa altri), proponeva Oreo, Pringles, Marshmallows, carne secca (che, personalmente ho trovato esagerata nel prezzo) merendine e non molti altri prodotti.
Tralascio le varie ambientazioni western in stile Disneyland, come il cimitero o il Marshal office dove ci si poteva fare le foto con personaggi vestiti in stile. De gustibus non est disputandum.
Tirando le somme, se il tuo interesse sul mondo Country si limita all’abbigliamento e agli accessori, allora il Festival Country saprà accontentare ogni tuo desiderio, ma se sei invece interessato, come me, agli aspetti legati alla cultura gastronomica, allora forse il Festival Country non è il posto giusto per te.
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