Jamie Oliver, un fenomeno mediatico
Lo chef più amato e odiato dall’intero globo

Quarantatrè anni, un’aria da pacioccone con quegli occhi azzurri e i capelli sempre stropicciati, Jamie Oliver è uno degli chef più amati e odiati qua in Italia. Tocca ammetterlo, con la tua Jamie Oliver Carbonara, ci hai fatti stare un bel po’ in pensiero e forse era meglio non averla mai vista (ma nessuno te lo ha detto che la carbonara non si tocca??) ma alla fine, credo, siamo stati un po’ tutti rapiti dal tuo modo di fare, così eccentrico e naturale.
La sua storia ha un qualcosa di fiabesco, infatti Jamie, in giovane età è gravemente dislessico, fatica a leggere e non ama andare a scuola, ma siccome vorrebbe la paghetta, inizia a guadagnarsela lavorando nella cucina del Pub ristorante del padre. Sviluppa subito una profonda passione per la cucina, quindi frequenta la scuola alberghiera e inizia a lavorare come pasticcere nel ristorante italiano di Antonio Carluccio, a Neal street, dove lega molto con il suo mentore Gennaro Cataldo.
Jamie Oliver e il fenomeno mediatico
Ancora ventiduenne, nel 1997 inizia a lavorare al River Cafè di Fulham come sous chef e appare per caso in alcune riprese di un documentario sul ristorante. Il produttore televisivo Patricia Llewellyn lo nota immediatamente per il suo enorme potenziale, così decide di ricamargli addosso uno show: The naked chef.
Da quel momento la carriera di Jamie decolla e cresce in maniera esponenziale, prima riporta in auge la cucina inglese, allora, diciamolo, moribonda. Le donne lo adorano e il suo modo di fare così alla mano incredibilmente piace anche agli uomini, che lo vedono come un allegro compagno di bevute, da cui imparare a cucinare.
Le librerie iniziano a riempirsi dei suoi libri, che produce a un ritmo da far girare la testa: almeno uno all’anno, e i suoi libri sono zeppi di ricette semplici da eseguire (sempre che si riesca a superare le liste degli ingredienti) e alla portata di tutti.
A questo proposito, se vuoi puoi dare un’occhiata al mio articolo completo di video su I miei libri di cucina preferiti, tra i quali compare proprio uno dei libri di Jamie.
Dopo la fase punkeggiante, Jamie si interessa alla cucina sana e all’alimentazione corretta, partecipando a campagne contro l’obesità infantile. Inutile dire che le mamme lo adorano.
Un fenomeno mediatico in piena regola, con milioni di fan sui suoi canali social ufficiali e un canale YouTube dove condivide la sua idea di cucina.
Ovviamente non tutti lo amano (io si, lo ammetto) e con le sue carbonare e paelle improponibili fa letteralmente infuriare italiani e spagnoli, molti lo considerano troppo mainstream, troppo macchina da soldi. E non hanno tutti i torti.
Ad ogni modo, che tu sia tra quelli che lo amano o tra quelli che lo detestano, bisogna ammettere che Jamie Oliver è una vera forza, diretto, senza mezzi termini e genuino quel tanto che basta a vederlo come il simpatico ragazzo della porta accanto.
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