L’ingrediente di maggio: le fave
Uno dei legumi più antichi

C’erano una volta le fave, ma tanto tempo fa. Le fave infatti sono uno dei legumi più antichi: ne sono state trovate tracce persino negli scavi di Troia e Creta, ma il loro utilizzo sempbra sia ancora precedente a questo periodo. Anche i Romani ne facevano largo uso, tanto che una delle famiglie più importanti nella storia di Roma, i Fabi, presero il loro nome proprio dalla fava, chiamata Faba.
Le fave in cucina
Si possono consumare fresche, sia cotte che crude, oppure secche e quindi ammollate e poi cotte, in zuppe, puree, minestre, nella pasta, come antipasto assieme a salumi e formaggi ma anche per preparare deliziosi primi piatti come risotti e paste asciutte.
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Benefiche, ma non per tutti
Sono poco caloriche, ma ricche di vitamine, proteine, sali minerali e fibre, fanno bene al cuore perché riducono il tasso di colesterolo cattivo presente nel sangue e l’elevato livello di vitamina C permette una veloce assimilazione del ferro che contengono. Per qualcuno, tuttavia, il consumo di fave può essere molto pericoloso: stiamo parlando di persone affette da una patologia ereditaria chiamata favismo. Si tratta di soggetti che non posseggono un particolare tipo di enzima indispensabile per neutralizzare gli effetti nocivi di alcune sostanze presenti in questi legumi. Il consumo di fave in questi soggetti può causare addirittura un collasso cardiocircolatorio che può portare anche alla morte.
Ora che ne sai di più sulle fave e non hai questo tipo di problema allora sentiti libero di gustare in tutta tranquillità questi deliziosi legumi, io ti lascio qualche idea stuzzicante e succulenta.
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