L’ingrediente di settembre: il peperone
L’ortaggio dai mille colori e mille forme

Appartenente alla famiglia delle solanacee, la stessa famiglia delle melanzane, dei pomodori e delle patate, il peperone è il frutto di una pianta della specie Capsicum annuum, che comprende anche i peperoncini. Arrivato in Europa assieme al pomodoro grazie agli spagnoli, diventò presto un ortaggio molto comune nella cucina europea.
Le forme e i colori del peperone
Di peperoni ne esistono tantissime varietà, colori e forme, da quelli classici, trilobati o quadrilobati che possono avere colorazioni che vanno dal rosso, al giallo all’arancio, fino a quelli lunghi e stretti come il corno di bue. Possono essere piccoli e tondi, a punta, conici, con colorazioni anche tendenti al viola o al bianco. Il peperone verde è invece semplicemente un peperone ancora immaturo.
Il peperone in cucina
I peperoni in cucina trovano largo spazio: possono essere consumati crudi, arrostiti, saltati in padella, conservati sott’olio o sott’aceto, ripieni, fritti, addirittura anche cotti al vapore, bolliti in acqua e aceto oppure essiccati. Dall’antipasto ai contorni, passando per i primi e i secondi piatti, sono un ortaggio davvero molto eclettico.
Se non sai come pelarli, puoi dare un’occhiata al mio articolo completo di video su come pelare facilmente i peperoni.
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Lo svuota peperoni
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Le varietà di peperoni italiane più conosciute
Le varietà di peperoni sono tantissime, ma alcune, più di altre hanno trovato un loro posto nella cucina tradizionale Italiana. Ecco alcune tra le varietà più conosciute qua in Italia.
Peperone di Carmagnola
Sono quattro le varietà del peperone di Carmagnola: quello quadrato che può essere trilobato o quadrilobato giallo o rosso, adatto per essere consumato crudo, ripieno o al forno; quello lungo, chiamato anche corno di bue (sempre giallo o rosso), perfetto per la peperonata e le conserve, apprezzato per la sua tenuta della cottura grazie alla sua polpa decisamente compatta; la trottola (anche questa gialla o rossa), che presenta una forma schiacciata ed è adatta a tutte le preparazioni. E per finire il tomaticot (giallo o rosso), un ibrido dalla forma simile a quella del pomodoro: la forma compatta e la polpa spessa lo rendono perfetto per la preparazione di antipasti e di conserve come i peperoni in agrodolce.
Peperone di Senise
Dalla Basilicata, questo peperone dalla polpa sottile e dall’aspetto simile a un peperoncino può essere consumato fresco ma è più spesso utilizzato secco. Il peperone crusco infatti è un prodotto tipico della cucina lucana, diffuso anche nella cucina calabrese. I peperoni, dopo essere stati essiccati, vengono fritti e consumati come snack o contorno e sono Deliziosi. Dei peperoni cruschi viene fatta anche una polvere utilizzata come aroma per piatti di vario genere.
Peperone di Nocera rosso
Di grandi dimensioni e dal colore rosso brillante, questo peperone è molto dolce e dalla polpa croccante, perfetto per tutte le preparazioni.
Peperone di Cuneo
Questo peperone, che può avere un colore più comunemente giallo (ma a volte anche rosso con striature brune sulla parte terminale, è uno dei peperoni che presenta una polpa spessissima, arriva fino a un centimetro di spessore, cosa che lo rende perfetto per essere consumato al forno o ripieno.
Peperone di Capriglio
Proveniente dalla provincia di asti (e più precisamente dal comune di Capriglio d’Asti) e diventato presidio Slow food, questo peperone ha una forma triangolare o a cuore e ha piccole dimensioni poco più grande di un pomodoro. Lo spessore della sua polpa e le dimensioni ridotte lo rendono adatto alla conservazione sott’aceto.
Papacella Napoletana
Piccola, dalla forma schiacciata e costoluta, con il suo profumo intenso e il gusto dolce, la Papacella è dal 1998 uno dei 13 Presidi Slow Food della Campania. Tradizionalmente le papacelle sono consumate fresche, saltate in padella, in insalata oppure ripiene e cotte in forno ma anche come accompagnamento a carni di maiale, baccalà o capitone fritto.
Peperoni friggitelli
Su questi piccoli peperoni raccolti quando sono ancora immaturi e quindi verdi, si potrebbe scrivere un libro intero. Tipicamente campani, questi piccoli peperoni dalla forma allungata sono tradizionalmente consumati fritti o saltati in padella, ma sono ottimi anche al forno, ripieni, usati per preparare primi piatti. Alle volte sono chiamati friarielli, ma non sono da confondersi con i broccoli friarielli, che sono tutta un’altra cosa.
Peperone di Pontecorvo
Il peperone di Pontecorvo viene coltivato in un piccolo comune in provincia di Frosinone e ha ottenuto nel 2010 la certificazione DOP. Ha una polpa sottile, sapore dolce e la pelle particolarmente fine. Sono tra i peperoni più digeribili.
Ora che ne sai di più sui peperoni, ti lascio qualche idea stuzzicante per usarli nelle tue ricette!
La ricetta per gustare al meglio il peperone
Peperonata

La peperonata è un contorno saporito, ideale come accompagnamento alle carni bianche. Per realizzarla devi innanzitutto… continua
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