Milano Golosa 2017, pane amore e trattoria
Ecco cosa ho visto e gustato alla kermesse gastronomica di Milano

Ormai per me Milano Golosa è un appuntamento irrinunciabile, anche perché, diciamocelo, nonostante viviamo in un periodo storico dove la comunicazione digitale accorcia le distanze tra le persone, spesso, scovare e comprare prodotti alimentari di nicchia o artigianali è ancora piuttosto complicato, soprattutto se i produttori si trovano a centinaia di km di distanza da noi.
Ma per fortuna c’è lui, Davide Paolini, in arte il Gastronauta, il cacciatore del gusto che scandaglia l’Italia in lungo e in largo alla scoperta di prodotti, luoghi e tradizioni, storie, uomini e paesaggi, e lo fa bene, talmente bene che ha pensato di riunire tutte queste eccellenze organizzando Milano Golosa, una manifestazione enogastronomica dedicata alla produzione artigianale di nicchia.


Se non ne hai mai sentito parlare, si tratta di una tre giorni di specialità enogastronomiche che rende omaggio alle eccellenze del gusto e alla biodiversità che contraddistinguono il nostro paese, e ogni anno il tema cambia, dalla lotta contro lo spreco in cucina, passando per l’attenzione al risparmio e la consapevolezza delle scelte alimentari quotidiane, l’attenzione alla materia prima fino ad arrivare alla cucina concreta, popolare e sobria, tema fondante dell’ultima edizione.
Milano Golosa 2017
Quest’anno infatti a Milano Golosa hanno voluto porre l’attenzione sulla cucina concreta, vera, quella dei luoghi conviviali e delle ricette semplici, ma fatte bene, rendendo omaggio a due grandi amori italiani: le trattorie e i panini (pensavi già alla pasta e al pomodoro, vero?) e infatti, a parte gli oltre 200 espositori artigiani, c’erano anche un’area con nove cuochi delle Premiate Trattorie Italiane che hanno realizzato i piatti più significativi e identitari della loro regione, e PaniniAmo, un omaggio al pane imbottito in collaborazione con la Fondazione Accademia del Panino Italiano.










Pastificio artigianale Regina dei Sibillini
via R. Papiri 30, 63858 Montefortino FM, Marche
E siccome io sono una tifosa della cucina semplice e una golosa cronica (e mi piace assaggiare sempre cose nuove), mi sono tuffata tra gli espositori e ho fatto una bella scorpacciata di cose buone e scoperto prodotti davvero interessanti, come la pasta di montagna dell’azienda Regina dei Sibillini, fatta con il grano duro tardivo, che viene seminato a fine ottobre e coccolato dalla neve che lo tiene al caldo e lo idrata pian piano, rendendola ricca di aroma e profumo.
Panificio Fratelli Longoni
via Grotte 2, 20841 Carate Brianza, MI, Lombardia
Sempre per rimanere in tema di grano e affini, ho ri-scoperto (perché in realtà già lo conoscevo) il pane dei fratelli Longoni, un pane che ha i sapori di una volta, semplice, genuino e realizzato con pasta madre e farine oggi poco utilizzate, ottenute da cereali a coltivazione biologica, come il grano duro Tumminia, il Farro, la Segale o il Monococco.
Cooperativa Krokos Kozanis
Krokos 500 10, Grecia
Chiacchierando con i vari espositori ho anche scoperto lo zafferano ellenico della Cooperativa Krokos Kozanis coltivato nella regione del Kozani, uno zafferano tra i migliori al mondo che ha un colore e un profumo intensi e molto persistenti. Ho anche potuto assaggiare le buonissime Perle di Ellade allo zafferano, in pratica zafferano sferificato. Deliziose.



Azienda Rossi
via Cesarea 21/r, 16122 Genova, GE, Liguria
Altro prodotto che non mi sono lasciata sfuggire è il pesto, quello vero, quello Genovese, fatto dall’azienda Rossi di Genova. Devo dire altro? Ah, se adesso ti è venuta una voglie irrefrenabile di pesto ma è tardi e non vuoi uscire a comprarlo, puoi prepararlo in casa, seguendo la mia ricetta del Pesto alla Genovese.
Bramante tartufi
via Serra Alta, 61033 Fermignano PU, Marche
Ho anche potuto assaggiare alcune deliziose salse a base di tartufo, prodotte dall’azienda Bramante tartufi e che ti consiglio davvero di provare, sempre che tu sia un estimatore di tartufi e formaggi. Se invece sei uno di quelli che pensa che il tartufo puzza e costa troppo e il formaggio ingrassa e basta, allora non sai cosa ti perdi, io me le mangerei a cucchiaiate.
Acetaia Leonardi
via Mazzacavallo 62, 41043, Magreta di Formigine, MO, Emilia Romagna
Sempre per rimanere in tema di alto profilo, girovagando tra tutte queste cose buone e con la faccia ancora sporca di salsa al tartufo, ho notato un piattino con delle piccole perle nere. E non era caviale, ma perle di aceto balsamico dell’acetaia Leonardi, talmente buone e delicate che secondo me sarebbero perfette anche sulle fragole. E come dice qualcuno, se vuoi fare il figo usa le perle di balsamico, non lo scalogno.



Cascina Mongetto
Cascina Mongetto 10, 15049 Vignale Monferrato AL, Piemonte
E poi sono stata attirata magneticamente dallo stand di Mongetto, dove erano esposte delle bellissime acciughe e altre conserve degne di nota tipiche del Monferrato, così non ho resistito e mi sono presa un barattolino di acciughe Cantabrico, che però poi sono finite tutte la sera sul pane (dei fratelli Longoni) assieme al loro amico burro. E vissero per sempre felici e contenti nella mia panza.
Azienda agricola Bettella
Cascina Casamento, 26030 Gabbioneta-Binanuova, CR, Lombardia
Come non citare poi i salumi dell’azienda agricola Bettella, un trionfo di sapore ottenuto dall’allevamento di maiali tranquilli, che pascono secondo natura, non sono costretti a respirare i miasmi delle stalle intensive e nessuno si aspetta da loro prestazioni di crescita “performanti” o in tempi ridotti. Qua ho assaggiato una preparazione molto particolare: il cotto di gioia, una pancetta che, dopo aver passato due settimane sotto sale, viene affumicata. Morbida e dolce come la migliore porchetta, una gioia per il palato.
Salumificio Santoro
via Isonzo, c.da Marinelli, 72014 Cisternino, BR, Puglia
Altro prodotto interessante è il capocollo di Martina Franca, prodotto dal salumificio Santoro, di cui non potevo non farne una piccola scorta, da nascondere gelosamente in caso di irruzione di ospiti inattesi in casa.



Renato Bosco
via ponte 55/a San Martino buon albergo VR, Veneto
E per quanto riguarda i dolci, la scelta a Milano Golosa è vasta, ma io ho puntato a tre prodotti in particolare, il primo, mi ha fatto l’occhiolino dallo stand del veronese Renato Bosco (che però si occupa principalmente di pizza), e si tratta di un dolce lievitato con scorze di arancia candita e uvette, che nella forma ricorda un pane in cassetta, ma all’interno, per magia, è panettone.
Forno La Toscana
via Montalbano 81/83, 51035 Loc. San Baronto, Lamporecchio, PT, Toscana
Poi finalmente ho trovato dei cantucci deliziosi, per nulla spaccadenti, prodotti dal Forno La Toscana, un laboratorio artigianale di San Baronto, in provincia di Pistoia che, oltre ai cantucci e al pane toscano, produce anche altri dolci tipici locali, come il panforte, i bighelloni, i brigidini e tante altre cose buone. Per la cronaca, i cantucci sono finiti il giorno seguente e ora mi pento di non averne presi di più.
Azienda agrituristica Dalpian
Località Acquabuona, Via Bolla 7, 16010 Tiglieto, GE, Liguria
Più avanti ho trovato una di quelle cose di cui non manco mai di fare scorta quando la trovo: la confettura al rabarbaro, una delle mie preferite in assoluto. L’azienda agrituristica Dalpian ne produce una davvero ottima (ma la scelta di confetture e marmellate è impressionante) e oltre a quella produce anche succhi, nettari, sughi, sciroppi di frutta e potrei andare avanti per delle ore.



Laboratorio alimentare artigianale ilmiorto
via Conegliano 11, 31010 Mareno di Piave, TV, Veneto
Per finire, mi sono tenuta la cosa che più mi ha colpito tra tutti i prodotti e le eccellenze presentati a Milano Golosa. Il laboratorio alimentare artigianale ilmiorto ha realizzato un prodotto davvero particolare: l’acqua di pomodoro. In verità è già da qualche anno che l’acqua di pomodoro si è conquistata un posto d’onore nelle cucine più blasonate, non solo italiane. Detto così sembra uno di quei prodotti da cucina gourmet, ma il suo segreto, in fondo è la semplicità: fresca, acidula, ideale da gelificare, aggiunge gusto e aroma ai piatti. Immagina il classico spaghetto aglio, olio e peperoncino: ci aggiungi qualche cucchiaiata di acqua di pomodoro e zac! Il pomodoro c’è, si sente, ma non si vede. Ho anche avuto la fortuna di assaggiare il sorbetto all’acqua di pomodoro e l’acqua di peperone, deliziosi. E ora non vedo l’ora di utilizzarla per preparare qualcosa di speciale, magari un bello spaghetto al pomodoro fuggito.



Queste sono le cose che hanno attirato la mia attenzione in particolar modo e non vedo l’ora che sia l’anno prossimo per vedere cosa proporrà Milano Golosa. Nel frattempo, se vuoi, puoi vedere il video della scorsa edizione.
E se quest’anno ti sei perso Milano Golosa, non disperare, perché il 2-3 e 4 dicembre 2017, ci sarà Roma Golosa al Guido Reni District, in Via guido Reni, 7, a Roma.
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