Pomodori: varietà e utilizzo in cucina
Ecco le cultivar più diffuse e utilizzate in cucina

Se ci si pensa bene, il pomodoro, prima della scoperta delle americhe, manco sapevamo cosa fosse e anche quando è stato importato in Italia, lo abbiamo considerato per molto tempo una pianta tossica. E proprio per questo motivo il pomodoro venne utilizzato esclusivamente come pianta ornamentale, per via del suo bel fogliame e dei suoi bellissimi frutti color giallo oro (eh già, il pomodoro in principio era giallo, non rosso). Ad oggi però il pomodoro è uno dei protagonisti indiscussi della cucina Italiana, basti pensare alla pizza, alla pummarola e a tutte le altre meraviglie che produciamo con questo fantastico ortaggio.
Spesso però, quando si va dall’ortolano, non si sa bene quale pomodoro comprare per un determinato tipo di utilizzo. Ecco perchè ho deciso di stilare questo elenco delle varietà più diffuse indicandone anche l’utilizzo, oltre che le caratteristiche.
Pomodori: varietà e utilizzo in cucina
Cuore di bue
Viene coltivato in diverse zone d’Italia, è un pomodoro ideale da gustare crudo, in insalata o per le bruschette. Il Cuore di Bue un pomodoro grosso e irregolare, con una buccia liscia e sottile. Il suo peso può arrivare al mezzo chilo. È molto saporito, aromatico, fresco e polposo e presenta pochissimi semi al suo interno.
Camone
Oramai molto diffuso, il Camone è il pomodoro sardo per antonomasia, di un bel colore variegato rosso e verde. La produzione è concentrata nelle zone meridionali della Sardegna. Per la sua consistenza molto croccante e soda, è ottimo consumato crudo, tagliato a spicchi in insalata, per la preparazione di insalate di riso oppure ripieno. Il suo sapore è molto intenso e aromatico, quasi piccante.
Datterino
Il datterino è un pomodoro che cresce a grappoli e ha una forma piccola e allungata. Il suo sapore è molto dolce, è ideale sia per il consumo a crudo, nelle insalate ma è perfetto anche per la preparazione di sughi, anche a base di pesce.
Di Belmonte
Questo è meno diffuso, soprattutto al nord. Si tratta infatti di un pomodoro tipico della località di Belmonte Calabro, in provincia di Cosenza. Ha un colore tendente al rosato, ed è riconoscibile per le sue dimensioni:è talmente grande che spesso supera il chilo di peso. Viene spesso consumato crudo, tagliato a fette spesse come bistecche e condito con olio, sale e origano.











Pachino
Il pomodoro di Pachino, a Indicazione Geografica Protetta, prende suo il nome dal comune omonimo della provincia di Siracusa. Spesso quando si pensa al Pachino viene in mente il classico pomodorino piccolo e tondo, ma in verità la dicitura Pachino si riferisce solo alla zona di produzione e comprende quattro varietà: ciliegino, costoluto, tondo liscio e a grappolo. Ne consegue che i pomodori Pachino sono perfetti per tantissimi utilizzi: dalle insalate ai sughi.
Supercostoluto Fiorentino
Il pomodoro Supercostoluto Fiorentino ha frutti dalla forma schiacciata, provvisti di solchi profondi su tutta la superficie. Ha un colore rosso intenso e pesa circa 200 g. In cucina è insuperabile nelle insalate e in generale nel consumo a crudo, ma è ottimo anche grigliato.
Vesuviano Piccadilly
Il pomodoro Vesuviano Piccadilly è una varietà coltivata alle pendici del Vesuvio, dalla classica forma allungata e leggermente appuntita. Produce grossi grappoli dal sapore dolcissimo, la sua buccia è estremamente sottile di un colore rosso brillante. Il Piccadilly è ottimo crudo, ma è nei sughi e nell’utilizzo a cotto che esalta al massimo tutte le sue caratteristiche.
Patataro
Il pomodoro patataro ha una forma appiattita, viene spesso utilizzato per il consumo fresco e per la preparazione di salse e sughi. Si tratta di un pomodoro molto apprezzato per il suo sapore “antico”, le sue qualità rustiche e la buona adattabilità anche in zone di siccità.
Pomodorino vesuviano o Piennolo
Quello del Piennolo è una Denominazione di Origine Protetta dal 2009. Ha una forma piccola, ovale allungata e appuntita e tradizionalmente viene raccolto a grappolo e appeso sui balconi: ecco perché si chiama Piennolo, che significa pendolo. Si tratta di un pomodoro saporito, dolce e perfetto per preparare salse e sughi dal sapore corposo e intenso.
San Marzano
Ok questo lo conosciamo un po’ tutti. Ha una forma allungata e prende il nome dal comune di San Marzano sul Sarno, in provincia di Salerno e ha conquistato il marchio DOP. È il classico pomodoro che viene utilizzato per la produzione di pelati e concentrati ed è perfetto per la preparazione di conserve casalinghe. Nonostante il suo diffuso utilizzo da cotto, è buonissimo anche in insalata.
Spagnoletta
Si tratta di un pomodoro del tipo costoluto, coltivato tra Gaeta e Formia e viene utilizzato per sughi soprattutto a base di pesce quando è molto maturo, mentre a metà maturazione è perfetto per le insalate e per la preparazione di pomodori secchi. Ha una consistenza molto acquosa e un sapore leggermente acidulo.
Ora che conosci meglio le più diffuse varietà di pomodori e il loro utilizzo in cucina, cosa preparerai di buono? Io ti lascio qualche idea stuzzicante.
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