; ; Ricetta Patatine fritte perfette - La ricetta di Piccole Ricette
Patatine fritte perfette

Patatine fritte perfette

Extra:
  • Economica
  • Senza glutine
  • Senza lattosio
  • Vegetariana
Cucina:

Ingredienti

Preparazione Patatine fritte perfette

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Diciamocelo, l’universo gastronomico di quelli che contano è troppo impegnato a imbrattarsi di recensioni sulle superstelle culinarie, per accorgersi che noi, poveri mortali, qualche volta abbiamo voglia di un semplice e banale piatto di patatine fritte. A farle in casa spesso si ottengono patatine mollicce e unte, non croccanti e belle asciutte come quelle che si vedono nei ristoranti. Ma per ottenere delle patatine fritte croccanti e asciutte non ci vogliono astruse tecnologie, basta seguire qualche piccolo accorgimento e una doppia frittura. Ecco quindi le linee guida per delle patatine fritte perfette.

Per cominciare, scegli delle patate a pasta gialla di buona qualità: ad esempio la varietà Bintje o la Desirèe (la prima è una patata di origine Olandese a buccia chiara e pasta gialla, la seconda è una patata a buccia rossa e pasta gialla), lavale bene, pelale e tagliale a bastoncini lunghi circa 5-7 centimetri e spessi 1 centimetro di lato.

Per ottenere dei bastoncini regolari, puoi utilizzare un tagliapatate apposito, che ha una griglia di lame adatte a ridurre la polpa delle patate a bastoncini regolari, in alternativa puoi procedere a mano, tagliando prima le patate a fette (per la lunghezza) spesse 1 centimetro e poi a bastoncini.

Una volta tagliate tutte le patate, mettile in una ciotola e coprile di acqua fredda, quindi lasciale a bagno per 5 minuti, poi sciacquale con cura e asciugale bene con un canovaccio pulito.

In una padella capiente e dai bordi alti fai scaldare l’olio di semi fino a una temperatura di circa 140-150 °C, se non possiedi un termometro da olio, puoi provare con una patatina: se risale in superficie in circa 25 secondi coperta di bollicine, la temperatura è giusta.

Fai friggere le patate immergendone nell’olio due o tre manciate per volta, in modo da non abbassare la temperatura dell’olio, altrimenti dopo la cottura risulteranno unte. Lasciale cuocere per 7-8 minuti smuovendole spesso, poi scolale, mettile ad asciugare su carta assorbente e lasciale intiepidire. Dopo questa prima frittura, le patatine dovranno risultare morbide: se ne pizzichi una tra le dita, dovrebbe spappolarsi senza opporre resistenza.

Una volta fritte e scolate tutte le patatine, porta l’olio a una temperatura più elevata (dovrebbe aggirarsi intorno ai 180 °C), alzando la fiamma. Per verificare la temperatura, usa il termometro da olio o immergi una patatina: se risale immediatamente in superficie coprendosi di bollicine, la temperatura è giusta. Fai friggere le patatine una seconda volta (sempre poche per volta), questa volta per 3 minuti, smuovendole spesso per evitare che si attacchino fra loro.

Dopo questa seconda frittura le patatine saranno morbide all’interno ma croccanti fuori. Scolale con cura e asciugale su carta assorbente da cucina per qualche secondo, poi salale e servile immediatamente. Ricordati di non coprirle e non tenerle in caldo, perchè questo le farebbe solo diventare più molli.

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ValentinaPiccoleRicette

Da autodidatta in cucina sperimento per capire la chimica degli alimenti. Sempre alla ricerca, perché il cibo e la cucina non siano solo scienza, ma soprattutto tempo e memoria. O forse solo perché mi piace mangiare.

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  • 40 min
  • 4 porzioni
  • Difficoltà media
  • 470 Kcal

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Ingredienti

1 kg di patate a pasta gialla soda (meglio qualità Bintje o Desirèe)
1,5 litri di olio di semi di arachidi (oppure girasole o mais)
sale q.b.
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