Tartufo, l’alimento dal profumo sublime
Le regole da seguire e come conservarli al meglio

L’olio al tartufo, come scegliere un buon prodotto
I tartufi italiani pregiati non compaiono sugli scaffali del supermercato. Fortunatamente per gli chef casalinghi, tra le specialità al tartufo, l’olio al tartufo è diventato un modo popolare e più accessibile per integrare il tartufo nella propria cucina.
Il tartufo è un ingrediente delicato e sublime e qualsiasi impresa che coinvolga questa prelibatezza va inserita con la massima preparazione e riflessione. I tartufi tendono a infondere il loro odore e sapore a tutto ciò che li circonda, motivo per cui funzionano perfettamente con ingredienti che sono piacevoli e lasciano che il tartufo sia al centro della scena.
Per scegliere un ottimo olio al tartufo bisogna attenzionare gli ingredienti: migliori sono gli ingredienti, migliore sarà la qualità dell’olio al tartufo. Gli olii che incorporano i tartufi freschi avranno un sapore più simile a quello reale. Importante altresì valutare l’olio impiegato quando si sceglie un olio al tartufo, meglio un delizioso olio di vinaccioli leggero e ricco di noci che trasporta il sapore floreale del tartufo bianco meglio di qualsiasi altro olio. Su larustichellatruffles.com numerose proposte di olii al tartufo, ideali per ogni palato.
Cucinare con i tartufi, alcune regole da seguire
I piatti che si possono abbinare al tartufo sono molto semplici, anzi meno elaborata è la ricetta che si prepara e più è possibile assaporare il gusto intenso e unico del tartufo. Per quel che concernono gli abbinamenti vino e tartufi, è molto importante scegliere il vino in base al piatto che si servirà a tavola in quanto il tartufo è considerato il condimento.
Idealmente si dovrebbe scegliere un vino rosso, leggermente tannico e non troppo strutturato in modo da non coprire il gusto del tartufo. Ma non esiste una regola che dica che un vino bianco non possa essere una scelta eccellente.
Mai alterare il gusto del tartufo con altri cibi dai sapori forti e aromi travolgenti, poiché il sapore del tartufo andrà perso e sarebbe un orribile spreco. Al contrario si prediligono i piatti leggeri, geniali per far risaltare il delizioso sapore del tartufo. Meglio se abbinato con cibi grassi: i grassi funzionano perfettamente con il tartufo e aiutano ad esaltare il sapore pieno, motivo per cui i tartufi sono solitamente abbinati a cibi grassi come foie gras, formaggio, panna. Per quanto riguarda la quantità, in genere si utilizzano 8-10 grammi di tartufo a persona, ma occhio a non buttare la buccia, una risorsa preziosa per altre pietanze.
Conservazione, come ottimizzare il tartufo
I tartufi conservati, anche se aromaticamente eccezionali di per sé, non mantengono lo stesso sapore dei tartufi freschi, per questo motivo si consiglia consumarli entro pochi giorni dall’acquisto. Tuttavia, è possibile esaltare il sapore dei tartufi conservati con un Olio al Tartufo, un Concentrato o una Pasta di Tartufo, per riportare davvero il sapore del tartufo fresco. I tartufi, per una conservazione ottimale, vanno avvolti in un panno e conservati in un barattolo ermetico oppure in un barattolo di riso ed in frigorifero.
I risultati di conservazione sono gli stessi, ma se si decide di metterli nel riso, una volta finito il tartufo, si può cucinare un risotto ed avere un bel ricordo del suo gusto superbo.
Novembre e dicembre sono i migliori mesi dell’anno per acquistare un tartufo e fresco di qualità: le condizioni climatiche ne favoriscono infatti la maturazione.
Inoltre, poiché la produzione aumenta durante questo periodo dell’anno, c’è anche una leggera diminuzione del loro prezzo.
Tra le specialità al tartufo, l’olio al tartufo – sia bianco che nero – dona ai piatti un tocco di classe, rendendo più gustosi i piatti che si preparano.
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