Impossible burger e il futuro della carne
Gli Hamburger prodotti facendo sanguinare le piante

C’era una volta l’hamburger di carne… poi arrivò l’Impossible Burger. In un futuro, nemmeno tanto romoto a quanto pare, la carne che non è carne potrebbe entrare a far parte della nostra quotidianità. Non sto scherzando. E gli Impossible Burger hanno (così si vocifera) tutto l’aspetto e il sapore di quelli normali, sanguinano, sfrigolano in padella e ad oggi vengono anche venduti da un noto fast food americano (il White Castle) e da alcuni locali selezionati, come il Momofuku Nishi di New York.
A inventarsi (e a produrre) questi particolarissimi hamburger è stata una società che si chiama Impossible Food, con sede a Oakland, in California, una società che qualcuno definisce la “Tesla del cibo” e il cui motto è “per l’amore della carne”.
La vera novità degli Impossible Burger
Questi hamburger non sono come gli hamburger vegetali che siamo abituati a vedere, sono vegetali, ma il loro sapore si avvicina moltissimo a quello della carne vera e il trucco c’è e si vede, anzi, quelli della Impossible burger hanno fatto di meglio, lo spiegano per filo e per segno come sono fatti questi hamburger.
In pratica la “carne” degli Impossible Burger è composta da acqua, proteine testurizzate del grano, olio di cocco, proteine di patata e aromi naturali composti da Leghemoglobina di soia, estratto di lievito, sale, gomma Konjac, gomma di xantano, Proteine della soia, Vitamina E, Vitamina C, Tiamina (Vitamina B1), Zinco, Niacina, Vitamina B6, Riboflavina (Vitamina B2) e Vitamina B12.
Una lista lunga, dirai tu. Già. Però tutto gira intorno alla Leghemoglobina, una proteina rossastra che regola la concentrazione di ossigeno in funzione delle necessità della respirazione delle cellule di qualsiasi essere vivente, dagli animali alle piante. E questa proteina, legata nel gruppo Eme (che è un composto organico), è molto simile all’emoglobina del sangue e contiene ferro, proprio come il sangue.
Si potrebbe dire quindi che l’eme è l’essenza dell’Impossible burger, quello che lo fa “sanguinare” e gli da il sapore di ferro, tipico della carne. Ecco svelato il segreto.
E Patrick Brown, l’ex professore di biochimica di Stanford che nel 2011 lasciò il suo lavoro per fondare Impossible Foods, ha detto: «l’obiettivo è sostituire completamente il sistema della carne entro il 2035».
Al di la delle opinioni personali, che in ogni caso non avrebbero molto senso, dal momento che non ho mai avuto modo di assaggiare questo futuristico hamburger e nonostante l’Impossible burger non abbia ancora avuto il “via libera” della FDA, ossia la US Food and Drug Administration, poiché contiene proteine di origine sconosciuta e geneticamente modificate, trovo che l’idea sia davvero buona , non tanto per una questione di scelte alimentari, ma per il fatto che forse, dopotutto, sono riusciti a trovare un buon compromesso per far piacere la “finta carne” anche a chi non è vegano, anche a chi, come me, di diventare vegano o vegetariano non gli passa nemmeno per l’anticamera del cervello. Infatti credo che se mai avrò la possibilità di assaggiare questo hamburger la mia esperienza finirebbe li, anche perché, dopotutto, se voglio mangiare qualcosa di vegetale, preferirei una bella peperonata. E comunque non sono ancora pronta a dire addio alla buona e vecchia Fiorentina con l’osso. E tu?
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