Aceti aromatizzati: non ne farai più a meno
Perfetti per i tuoi piatti gourmet

Da un’anonima insalata a un piatto da ristorante stellato il passo è davvero breve e per arrivarci basta qualche goccia di uno dei mille aceti aromatizzati che si possono preparare in casa. La rosa di aromi è pressoché infinita, così come lo sono le combinazioni di sapori che arricchiranno ogni tuo piatto di aromi sorprendenti.
In principio era aceto
Partiamo dal principio, ossia la base dalla quale partire per preparare i tuoi aceti aromatizzati. Esistono moltissimi tipi di aceto, alcuni però introvabili in Italia, come ad esempio l’aceto di malto, usato per lo più nei paesi anglosassoni oppure l’aceto di cocco prodotto dalla linfa della palma da cocco che viene usato frequentemente nella cucina dell’Asia sudorientale e in alcune zone dell’india. Mi concentrerò invece sugli aceti che è possibile reperire in Italia e che sono fondamentalmente quattro.
Aceto di vino bianco
Prodotto partendo dal vino bianco, questo tipo di aceto ha un profumo intenso e un sapore acido abbastanza spiccato, perfetto da abbinare a sapori decisi come scalogno, aglio, semi di senape o capperi, pepe nero, noce moscata, salvia o aneto, solo per fare degli esempi.
Aceto di vino rosso
Viene prodotto partendo dal vino rosso e ha un sapore più aromatico, intenso, rotondo e quindi è perfetto per sposare aromi come rosmarino, cannella, cipolla rossa, timo, coriandolo, chiodi di garofano e via discorrendo.
Aceto di mele
L’aceto di mele è un tipo di aceto meno aspro, più dolce e gentile rispetto a quelli di vino e viene prodotto partendo dal sidro o dal mosto di mele e si sposa bene con sapori freschi e delicati come prezzemolo, basilico, dragoncello, finocchietto, lamponi, fragole, zenzero.
Aceto di riso
Questo è forse il meno comune ma è sempre reperibile nei grossi supermercati, solitamente nel reparto dei cibi etnici, assieme a salse di soia e affini. Ha un colore molto chiaro, quasi trasparente, nella versione bianca e il suo sapore è delicato, ancora più dell’aceto di mele. Si sposa alla perfezione con zenzero oppure aromi floreali e agrumati, come fiori di sambuco, scorze di arancia o limone oppure spezie come cardamomo e pepe rosa.
Come fare i tuoi aceti aromatizzati
Il metodo è semplice ed è uguale per tutti i tipi di aceto e di aromi che sceglierai. Ecco come preparare i tuoi aceti aromatizzati.
- Metti le erbe, le spezie, insomma qualsiasi ingrediente aromatizzante tu abbia scelto di utilizzare (anche un mix di erbe, spezie e verdura o frutta) in un barattolo di vetro trasparente munito di coperchio (per intenderci, quelli delle marmellate sono perfetti).
- Chiudi il barattolo con il suo coperchio e tieni il barattolo alla luce diretta del sole scuotendolo una volta al giorno per una settimana.
- Passato questo tempo, filtra il tuo aceto aromatizzato con un colino foderato al suo interno con una garza sterile (così anche la minima impurità non rimarrà nell’aceto) e metti il tuo aceto aromatizzato in una bottiglietta di vetro munita di tappo (quelle con il tappo di sughero sono bellissime anche da vedere). E ricordati che potrai conservarlo esattamente come il normale aceto! In pratica non scade mai! Diventerà forse solo più scuro con il passare del tempo, ma invecchiando, i suoi sapori e aromi si faranno più complessi.
Perché il vetro?
Per preparare i tuoi aceti aromatizzati usa solo ed esclusivamente vetro trasparente, per diversi motivi. Ecco quali sono.
- Il vetro è trasparente e quindi permette di controllare costantemente ciò che accade nel barattolo.
- Il vetro è inerte al 100%, infatti l’aceto è per natura una componente acida che ha le capacità di “attaccare” il contenitore stesso, aggredirlo chimicamente, corrodendolo ed estraendo i componenti di cui è fatto (vedi le botti in legno di maturazione o acciaio).
- Il vetro è l’unico materiale neutro, che nulla toglie e nulla dà al prodotto finale. Il cristallo ad esempio non va bene, perché contiene piombo, che verrebbe attaccato dall’aceto ed estratto, avvelenando i tuoi aceti aromatizzati.
Bottigliette di vetro per i tuoi aceti aromatizzati
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Un esempio è la conservazione dell’acqua: se lasci una bottiglia di plastica sotto il sole, la plastica reagirà rilasciando i componenti chimici con cui è stata realizzata e di conseguenza l’acqua sarà “contaminata”, si percepiranno i sentori dei solventi di cui è composto il contenitore, questo non succede se il contenitore fosse di vetro.
Dimenticati quindi la plastica, la ceramica, il cristallo o qualsiasi altro materiale. Usa solo vetro trasparente.
Il mondo degli aromi
Se ti incuriosisce il mondo degli aromi, qua trovi una nutrita schiera di articoli che parlano di spezie, erbe e abbinamenti di sapori.
- Erbe e piante aromatiche vol 1
- Erbe e piante aromatiche vol 2
- Le spezie in cucina Vol. 1
- Le spezie in cucina Vol. 2
- Le spezie in cucina Vol. 3
- Le spezie in cucina Vol. 4
- Abbinamenti tra frutta, spezie ed erbe
- Abbinamenti tra verdura, spezie ed erbe
Ora sono sicura che starai già pensando al primo aceto aromatizzato da preparare e sono curiosa di sapere come lo farai, ma nel frattempo io ti lascio qualche idea stuzzicante per usare i tuoi aceti aromatizzati in cucina. E non scordarti di dare un’occhiata al mio Spicy box, la raccolta di tutti i mix di spezie di cui faccio più uso o che mi hanno colpito particolarmente per il loro aroma.
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